Un’idea brillante, un’intuizione dell’autore.
Una rappresentazione unica nel suo genere, forte, emozionante, commovente. Un’intreccio tra recitazione, musica e danza
E soprattutto la vita “vera” di un illustrissimo
raccontata nei suoi tratti più intensi ed intimi.
Un messaggio importante, attualissimo, legato al rapporto tra padri e figli, al ruolo dei genitori in genere ed all’equilibrio tra impegni di lavoro ed impegni familiari.

Simone COMPLIMENTI  ancora per ieri sera !!! Ne è uscito un lavoro bellissimo che ci ha coinvolti e trasportati nella vita di un Uomo di cui vivevamo solo il nome… Il tuo entusiasmo è stato coinvolgente. Mi ha sorpresa e mi è  piaciuto il tuo finale. L’importanza del nostro ruolo,  dell’essere educatori, dei nostri figli e dei figli che incontriamo. L’ho sentito molto. GRAZIE ❤️

Ciao Simone, complimenti per il tuo lavoro, buona la prima:):)👍👍

Mi è piaciuto molto…bello il messaggio …. bravo!!

IM MOR TA LE questo tuo spettacolo 🎉

Complimenti di ❤️

Le parole possono solo in parte definirlo tanto è stato intenso, armonico, emozionante, coinvolgente, ….

Buona la prima🎬!

Che dire … Complimentissimi !!!👏👏👏 Una piece teatrale molto introspettiva e personale… Bellissimo spettacolo!

Chez les Grottes, dopo l’addio al nubilato un mese fa di mia cugina Irene, non smette di stupire piacevolmente !🔝

Caro Simone, complimenti per la rappresentazione di oggi pomeriggio, ci è piaciuta moltissimo!!! Il testo era molto ben strutturato e toccante, la tua recitazione coinvolgente e impreziosita dalla danza. L’organizzazione, poi, impeccabile. Credo che l’enorme lavoro che avete fatto per realizzare il tuo progetto sia stato ripagato da una grande soddisfazione! Bravi bravi! Un caro saluto a te e a Marta

Ciaoo!! Tanta roba sei riuscito a realizzare…

Da amante del teatro quale sono, hai realizzato un qualcosa di molto originale.

Un mix di storia ma anche di sentimento!!! E soprattutto hai tenuto in piedi un monologo di più di un’ora senza mai sbagliare…..

Con tutto il cuore, ti faccio veramente tantissimi complimenti.

Caro Amico,

Oggi è un giorno speciale.

Il frutto dell tuo vero pensiero viene tradotto in opera e questo è bellissimo.

Tutti si identificheranno nel personaggio che andrai ad interpretare e tutti gli spettatori saranno costretti a guardarsi dentro.

Conoscendo il perfezionista che sei, ho la certezza assoluta che sarà una rappresentazione straordinaria.

Ora caro Andr…ops Simone, non avere nessuna incertezza, entra in scena ed esprimi le tue emozioni, le tue espressioni e noi saremo lì non solo a vedere ma soprattutto gustare un mix perfetto di emozioni.

Con profonda stima.

complimenti ancora papà❣️sei stato bravissimo!!

anche da parte di giorgia

Complimenti Simone stavi proprio bene su quel palco bravo bravo e messaggio arrivato

Congratulazioni ancora 🥰

Ho visto la prima. E sono rimasto stupito, oltre ad essermi commosso. Complimenti veramente Simone, oltre le aspettative … andateci, merita

Ho avuto la sensazione che il Palladio fosse li presente e che tu lo impersonificassi tale era l’emozione con la quale raccontavi, in modo semplice, puro, sincero, emozionante, la sua vita. Complimenti davvero

Bravo simone, siete stati molto bravi, ho passato un’ora sorprendente che mi ha fatto anche riflettere, ti auguro che tu possa continuare a coltivare questa passione.
A vedere il sorriso tuo e di Marta credo siate stati molto contenti e orgogliosi !!!

“E’ la storia della maggior parte di padri e mariti alla fine. La storia della maggior parte di figli con padri ‘ingombranti’ che non riescono a trovare la loro strada, schiacciati da un nome e da così tanta popolarità dei genitori.”
E’ un Palladio “moderno” a concludere la propria intervista paradossale con queste parole, parole che riassumono con chiarezza lo stato di molti “imprenditori” o “professionisti” dei nostri tempi talmente presi dal proprio lavoro da non lasciare spazio ad altro, da non capire le necessità delle proprie famiglie, da non dedicare il tempo e l’attenzione proprie ruolo di padre e di marito.
“Il lavoro e la passione per il lavoro possono diventare una droga, tale da oscurare ogni altra necessità ed ogni altra sfumatura” dice ancora un Palladio ossessionato dal proprio lavoro, dalla convinzione, poi avveratasi, di aver scoperto qualcosa di nuovo, di aver trovato un percorso inesplorato nell’architettura, dato dalla reinterpretazione delle regole classiche e dell’umanesimo alle necessità abitative e produttive del suo tempo, la stessa ossessione che porta quegli imprenditori e professionisti a considerare la propria azienda come un figlio, il più importante dei figli, ed a pensare di essere unici, migliori degli altri, insostituibili, fino alla morte, schiacciando ed imponendosi sul carattere ed i sogni dei propri figli, schiacciando e svalutando le proprie mogli relegate a supportare quotidianamente il loro ego restando a testa bassa.

Un illustre esempio storico di un ragazzo caparbio e determinato, buono ed ambizioso, aiutato dal proprio padre a trovare un percorso adatto alle proprie caratteristiche e potenzialità. Ma come sarebbe stata la vita di Andrea se il padre non lo avesse supportato o peggio se lo avesse costretto a lavorare con lui in quei mulini che tanto lo intimorivano? Sicuramente, parlando in modo egoistico, non avremmo avuto un Palladio ma un anonimo Andrea della Gondola, mugnaio a Padova. E se Palladio avesse trovato un equilibrio nel modo di condurre il suo lavoro, delegando maggiormente le proprie attività, condividendo le idee e le metodologia (a Scamozzi ed altri altrettanto talentuosi e di buoni prospettive), dedicandosi maggiormente a capire e supportare i sogni dei propri figli, come sarebbe cambiata la storia?
Forse avremmo avuto famiglia Palladio che non si sarebbe estinta in sole tre generazioni. Forse avremmo avuto dei figli felici ed una moglie più appagata, una famiglia non costretta a vivere di stenti “all’ombra del grande architetto”, ma sono considerazioni che non possono più essere rivolte alla storia ma sicuramente possono fungere da monito per i nostri tempi suggerendo che, spesso, è più importante farsi piccoli ed ascoltare chi sia ama, piuttosto che essere troppo ingombranti e gonfi dal proprio ego da non accorgersi di schiacciare proprio le uniche persone care della nostra vita.

Simone Squaiella

Nato a Vicenza, Martedì 4 di un caldo Agosto del 1970.

Per tanti anni ho inseguito la speranza di un percorso artistico reso di fatto impossibile dalle “necessarie” scelte scolastiche che, un po’ per necessità, un po’ per orgoglio od ambizione propri ed altrui, mi hanno comunque supportato nel conseguimento di una discreta credibilità come Manager al cospetto anche di accreditate Aziende nazionali ed estere.

Un primo grosso tuffo nell’Arte durante la Separazione, non tanto dalla (ex) moglie quanto, obbligata e straziante, da Figlio piccolo, che mi ha portato a ritirarmi, per un momento, da tutto il mondo che conoscevo, immergendomi nella passione più profonda: la creazione artistica.

Fu allora che ideai una linea di manufatti del genere “pitto-scultura” tridimensionali, denominato per l’appunto “Lacerazioni”, in grado di colpire la sensibilità del pubblico “coinvolto” in quelle opere che ognuno “leggeva” con il proprio percorso di vita, le proprie pene e che mi diedero l’opportunità di esporre anche in palcoscenici illustri, internazionali.

Un secondo tuffo poco tempo fa quando, per la seconda volta, l’Arte è arrivata in soccorso, questa volta entrando dalla porta principale, in modo forte e dirompente.

Dopo una seconda laurea, per l’appunto in Arte, Musica e Spettacolo, abbandonando definitivamente il ruolo di Manager, il destino ha voluto che approdassi a Chez Les Grottes (www.chezlesgrottes.com): un luogo incantevole, antico, magico, una grotta millenaria dove, con la piena fiducia e sostegno di Marta, la mia Compagna, ho potuto esprimermi in modo totalitario disegnando e progettando ambienti, percorsi, finiture, dettagli, luoghi.

E da allora una vita diversa, fatta finalmente di sola Arte, vissuta, realizzata, respirata, condivisa, ma anche di serenità, fiducia, tempi diversi e profondità di rapporti.
Da sempre appassionato di Teatro, vissuto e frequentato fin da bambino, praticato come attore dilettante in una compagnia locale, sentivo sempre più emergere il desiderio di realizzare qualcosa di proprio, scrivere ed interpretare a modo mio una vita, una storia.
Ed ecco che il Palladio, che tanto ha fatto per Vicenza ed in modo importante ha fruito proprio delle Nostre grotte di Costozza, si è palesato come protagonista “naturale”. L’interpretazione di una storia che, anche se vissuta 500 anni fa, è tuttora attualissima rappresentando la maggior parte di Padri importanti ed ingombranti, appassionati così tanto del proprio lavoro (il loro “figlio primogenito” di fatto) da non godersi le relazioni ed i legami con i propri cari basati anche sul sapersi rendere piccoli per poter ascoltare e sostenere chi ha bisogno di noi.

Luisa Vigolo

Attrice, teatroterapeuta, diplomata presso la scuola italiana di Teatroterapia di Monza, allieva del dott: Walter Orioli.  Studio da diversi anni aspetti della crescita psicologica: linguaggio del corpo nel teatro contemporaneo, psicodramma come terapia di gruppo. Formatore ed educatore per le problematiche del disagio giovanili

Da alcuni anni collaboro con i servizi sociali ed istituti educativi con portatori di handicap, dove all’ interno di essi applico la teatroterapia.

Da sempre mi cimento in diversi teatri”, attraverso il costante studio e ricerca di nuove metodologie di espressione e , soprattutto, di coinvolgimento- interazione anche degli spettatori che in spettacoli quali “Orazio racconta Amleto “ e “Elsinore il senso di una tragedia”.

Spettacoli inoltre che riguarda il sociale – problema dell’Alzheimer come “Pagine Strappate” atto unico di Aldo Cirri.

Non ultimo, con “Alla fine arriva sempre l’Estate” il gruppo esplora il delicato monto della malattia mentale, e lo fa tornando nel tempo, agli anni 50/60.

Da spettatore diventa spett-attore, diventando loro stesso parte integrante dello spettacolo e protagonista tanto quanto gli attori.

L’attività del mio gruppo, comunque, si orienta anche verso un genere di teatro tradizionale e dei musical, (  Tutti insieme appassionatamente – Mary poppins  –  Il regno di Oz  e attualmente in cartellone “Belle e la Bestia” ) nella convinzione che il mondo del teatro non sia paragonabile ad un’unica “strada” da percorrere, ma che sia, al contrario un immenso spazio aperto da esplorare in ogni suo avamposto.

Da ciò deriva il continuo, ed indispensabile, lavoro su di sé  di ogni attore del gruppo.
Lavoro che si rivela poi in una coralità che permette tanto il consolidamento del gruppo stesso quanto il raggiungimento di nuove mete nel cammino del teatro.

Regista dell’ Associazione Culturale  teatrale La Giostra dal 1994

Chiara Giuliari

formazione

Diplomata in Danza Moderna

Inizia a studiare danza dall’età di 7 anni.

Nel 2001 intraprende il suo percorso formativo presso il Centro Formazione Armonia Danza di Vicenza, diretto da Alessandra Dall’Amico. Qui approfondisce lo studio della danza Moderna, Classica, Funky, Pre-acrobatica e Hip Hop, frequentando inoltre un corso di Musical.

Partecipa a diversi stage formativi con maestri di fama internazionale tra cui Virgilio Pitzalis, Silvio Oddi, Ludmill Cakalli, Desmond Richardson, Fabrizio Mainini, Daniel Tinazzi, Daniele Baldi, Mauro Astolfi, Alex Atzewi, avvicinandosi anche alla danza contemporanea.

Dal 2011 inizia a tenere corsi di danza moderna, danza classica e pre-acrobatica.

Nel 2018 studia danza contemporanea e danza aerea (aerial hoop).

esperienze

Nel 2005 entra a far parte del corpo di ballo dell’Orchestra Casanova Venice Ensemble, con cui porta in scena numerosi spettacoli tra cui: “La musica incontra il cinema”, “Hallo Musical”, “Galà dell’Operetta”, “We are the World”, “Parade of Musical”. Sempre come ballerina è nel cast di “Romeo e Giulietta” e “Jesus Christ Superstar” con la regia di Luca Lovato, che vedono la partecipazione di artisti quali Vittorio Matteucci, Marco Guerzoni e Chiara Luppi.

Negli anni partecipa a diverse rassegne e gare e collabora come ballerina in alcuni progetti ed eventi artistici, come “Women” della cantante Elena Tavella (2019).

Nel 2012 fa parte del corpo di ballo dell’opera musicale “Arriva…Mary Poppins”, produzione de La Giostra APS di Vicenza, con cui dal 2017 collabora anche come coreografa a diversi spettacoli.

Nel 2018 porta in scena “Belle e La Bestia in musical” e nel 2022 “Lo Scrigno della Fantasia”, curandone le coreografie.

Nel 2018 collabora come ballerina e coreografa anche con la Rainbow Musical Company, compagnia teatrale di Vicenza, con cui nel 2019 porta in scena “Divina Commedia. Un viaggio tra gl’inferi e il cielo” e nel 2021 “Rent – Stagioni d’amore”.

Attualmente è attiva nella collaborazione teatrale con La Giostra, è insegnante di danza moderna presso la Evolution Dance Academy e fa parte del corpo di ballo della compagnia di musical Voci in Affitto.